Importanza della libertà di giudizio

 [Spinoza]

In questo passo della Prefazione al Tractatus Theologico-Politicus Spinoza afferma l'importanza della libertà di giudizio per la stessa sicurezza dello Stato.

E invero se il segreto supremo consiste, in un regime monarchico, nell’ingannare gli uomini e adombrare con il bel nome di religione il timore con il quale essi devono essere frenati, in modo che combattano per la propria servitù come se combattessero per la salvezza e considerino non vergogna, ma al contrario massimo onore rischiare il proprio sangue e la propria vita per la vanagloria di un solo uomo, nulla al contrario in un libero Stato si può pensare e tentare di più inopportuno; è infatti assolutamente contrario alla libertà comune impadronirsi della libertà di giudizio di ciascuno attraverso il pregiudizio o ostacolarla in qualsiasi modo. Per quanto riguarda le sedizioni, che vengono suscitate dall’apparenza della religione, esse derivano interamente dal fatto che si fanno leggi su questioni oggetto di speculazione e che le opinioni sono considerate al pari dei crimini e come tali condannate; i loro difensori e seguaci vengono dunque sacrificati non alla sicurezza pubblica, ma all’odio e alla crudeltà dei loro avversari. Ma se in base al diritto dello Stato si potesse essere accusati solo per i fatti, e le parole fossero non punibili, simili sedizioni non potrebbero avere alcun fondamento giuridico, e le controversie non si trasformerebbero in sedizioni.

Spinoza, Tractatus Theologico-Politicus, Prefazione. Traduzione di Antonio Vigilante. Licenza Creative Commons 4.0 International.